22/01/2014 – Italia a Tavola.net

22/01/2014 – Italia a Tavola.net

Google dedica una piattaforma digitale alle eccellenze produttive del Belpaese: dal Parmigiano Reggiano al prosciutto di San Daniele fino al Farro della Garfagnana. Nasce così “Made in Italy, eccellenze in digitale”. Attraverso immagini e video, utenti da tutto il mondo scopriranno agroalimentare e artigianato italiani di Mariella Morosi«Avvicineremo la vetrina del nostro made in Italy alle potenzialità del web», aveva annunciato il 9 ottobre scorso il presidente di Google,Eric Schmidt. Ora il progetto è divenuto realtà e unapiattaforma del Google Cultural Institutecelebra in rete le nostre eccellenze, agroalimentari e non solo, accompagnando le imprese, soprattutto le medie e piccole, nell’economia di Internet.Il progetto, che ha come effetto anche quello di promuovere il territorio del Belpaese, messo a punto insieme al ministero delle Politiche agricole, a Unioncamere, alla fondazione Symbola e all’università Ca’ Foscari di Venezia, è stato presentato a Roma da Carlo D’Asaro Biondo, presidente Sud Est Europa, Medio Oriente e Africa di Google.È la prima volta che il più importante motore di ricerca dedica unapiattaforma digitalealle eccellenze produttive di un Paese, e attraverso un centinaio di mostre, in italiano e in inglese, fatte di racconti, immagini, video e documenti storici, gli utenti di ogni parte del mondo potranno scoprire le eccellenze dell’agroalimentare e dell’artigianato italiano, la loro storia ed il legame col territorio.Si va dai prodotti più affermati, come il Parmigiano Reggiano o il Prosciutto di San Daniele, ma c’è anche la Carota novella di Ispica, il Carciofo Spinoso di Sardegna o il Farro della Garfagnana. Per l’artigianato di qualità si va dal Vetro di Murano alla Fisarmonica di Vercelli, dall’arte orafa aretina, alla Liuteria Cremonese fino alla Cartapesta di Lecce o al Cappello di Montappone.Sulla necessità di una maggiore sinergia tra food e web si è espresso il ministroNunzia De Girolamo. «Abbiamo fatto una scommessa – ha detto – noi come Ministero, Google, il mondo dei consorzi e tutti gli attori che hanno dato vita a questo progetto. È sempre più evidente che new-technology e agroalimentare sono i settori che daranno più occupazione nel futuro. Perché non fare un link tra la Silicon Valley e la nostra Food Valley? Ci voleva creatività, tanto lavoro e un po’ di coraggio, che non ci sono mancati. Inoltre, questo questo progetto non è costato un euro al Ministero».«In Italia – continua il Ministro – abbiamo 261 prodotti a denominazione (Dop, Igp e Stg), attraverso la rete vogliamo dare visibilità a tutti quelli che danno vita a prodotti straordinari che costituiscono, insieme alla cultura, il sogno italiano. Il futuro è nella rete e nell’agroalimentare. Questi due sistemi, messi in connessione, potranno dare accesso a informazioni e svilupperanno grandi opportunità di lavoro. Ma questo è solo l’inizio di un’attività che può significare molto per le nostre aziende. Stiamo lavorando per portare internet ad alta velocità nelle zone rurali con un progetto dedicato alla banda larga. I produttori sono tanti, vogliono visibilità e quindi noi li mettiamo in rete, diamo visibilità ai loro prodotti e al loro lavoro».«Aprendo queste pagine – conclude Nunzia De Girolamo – non c’è solo storia dell’agroalimentare, noi vediamo la storia del nostro Paese, della nostra terra e della nostra cultura. Se la rete e l’agroalimentare italiano sono due grandi mondi che devono convivere, il diffondere la conoscenza dell’autenticità delle eccellenze sarebbe anche un contributo forte per contrastare sul mercato globale l’italian sounding, nonché un suggestivo invito per venire nei nostri territori».Su Google nel 2013 le ricerche legate a prodotti del made in Italy sono scresciute del 12%. La moda è la categoria più ricercata, ma agroalimentare e turismo sono quelle che hanno registrato la crescita maggiore e l’e-commerce sta mietendo sempre più interesse. «Made in Italy, eccellenze in digitale – ha dettoCarlo D’Asaro Biondodi Google – è stato pensato appositamente per l’Italia perché la scommessa del futuro è quella di aprirsi ulteriormente ai mercati internazionali per diventare un volano di crescita economica ancora piu’ rilevante, aumentando la capacità delle imprese di fare export». Oltre al percorso formativo per accompagnare le aziende, il progetto prevede l’assegnazione di 20 borse di studio per giovani “digitalizzatori” che le affiancheranno verso l’economia digitale. Se le sfide globali si vincono con armi globali questo progetto darà alle nostre imprese la possibilità di invadere pacificamente il web con i nostri prodotti, secondo quanto ha sostenutoFerruccio Dardanellodi Unioncamere.«Nel 2014 – ha detto Dardanello – il Pil dovrebbe tornare a crescere dello 0,7%, secondo le previsioni, ma già sappiamo che sarà la domanda estera a trainarlo. Un ruolo centrale è affidato all’imprese dell’agroalimentare e dell’artigianato di qualità e il sistema camerale, in particolare con la rete di sportelli per l’internazionalizzazione Worlpass punta a far crescere questa opportunità».Per Stefano Miceli dell’università Ca’ Foscari la piattaforma di apprendimento messa a punto da Google mette in rilievo sul web non solo i prodotti ma la storia anche personale di chi li fa.«In un mondo globalizzato – ha puntualizzatoErmete Realaccidi Symbola – non ha più un mercato di nicchia. L’Italia è forte quando scommette sulle cose che la rendono unica: bellezza, qualità, paesaggio, tradizioni, coesione sociale, legame con i territori. E se lo fa con le nuove tecnologie non la batte nessuno».