Bollo auto 2025: finalmente arriva l’esenzione | Se hai questa macchina non devi pagare

Bollo auto

Bollo auto (Canva) - MTVPuglia

Il 2025 conferma un mosaico di regole che cambia da Regione a Regione: auto elettriche, ibride e storiche possono godere di esenzioni pluriennali, ma chi non controlla le norme locali rischia di pagare un bollo che non deve.

Il bollo auto resta una delle imposte più variabili sul territorio italiano. Ogni Regione stabilisce agevolazioni proprie, spesso molto diverse tra loro, rendendo indispensabile verificare le disposizioni locali prima di pagare. Molti automobilisti lo scoprono troppo tardi: tra esenzioni totali, riduzioni e sconti che durano anni, sono numerosi i casi di chi ha versato somme non dovute per semplice mancanza di informazioni aggiornate.

Il 2025 non introduce una riforma nazionale, ma consolida lo scenario attuale: incentivi per veicoli meno inquinanti, agevolazioni dedicate alle auto storiche e trattamenti di favore per mezzi a basse emissioni. La differenza economica può essere notevole, soprattutto per chi possiede veicoli elettrici o ibridi che, in alcune Regioni, non pagano il bollo per lungo tempo.

Elettriche e ibride: dove non si paga e per quanti anni conviene davvero

Le auto elettriche sono le più avvantaggiate: in molte Regioni sono esentate totalmente dal bollo per un periodo che varia da tre a cinque anni, con successiva imposizione ridotta. In altre aree l’esenzione dura per l’intera vita del veicolo, eliminando di fatto ogni costo fisso annuale. Le ibride, invece, godono di agevolazioni più eterogenee: in alcune zone pagano solo una parte della tassa, in altre sono completamente esenti per periodi limitati.

La convenienza dipende quindi dal territorio. Due proprietari dello stesso modello possono trovarsi a pagare cifre molto diverse semplicemente perché residenti in Regioni differenti. Questo rende essenziale verificare annualmente le delibere locali, poiché alcune amministrazioni aggiornano gli incentivi o li modulano in base agli obiettivi ambientali e di bilancio.

Auto storiche e riduzioni ignorate: il nodo dei documenti e delle scadenze

Molte Regioni prevedono esenzioni o bollo ridotto per i veicoli storici, ma anche in questo caso non esiste una regola unica. Alcune richiedono l’iscrizione ai registri riconosciuti, altre applicano automaticamente la riduzione per auto con più di vent’anni, altre ancora chiedono documentazione aggiuntiva per certificare l’interesse storico e collezionistico.

Chi non presenta i documenti richiesti o non rispetta le tempistiche rischia di perdere lo sconto per l’anno in corso, ritrovandosi a pagare l’imposta piena. La mancata conoscenza delle regole regionali può costare centinaia di euro, soprattutto per chi possiede più veicoli o rientra in una categoria tutelata. Prima della scadenza del 2025, controllare le istruzioni pubblicate dalla propria Regione è l’unico modo per capire se si ha diritto a esenzioni, riduzioni o agevolazioni automatiche, evitando pagamenti inutili e cogliendo i vantaggi messi a disposizione del territorio.