In Puglia c’è un piccolo borgo chiamato il “paese del Natale”: luminarie e mercatini già da fine novembre | L’inverno diventa una fiaba

Albero di Natale

Albero di Natale (Pexels) - MTVPUglia

Candela torna a vestirsi di luci e profumi natalizi: secondo “Candela, il paese del Natale – PugliaView”, il borgo pugliese anticipa l’atmosfera di festa con luminarie, mercatini e scenografie che trasformano l’inverno in una fiaba.

Nell’entroterra dauno c’è un paese che, più di altri, vive il Natale come un racconto da condividere. Candela, con i suoi vicoli stretti e le case che si arrampicano sulla collina, ogni anno mette in scena un evento capace di attirare famiglie e curiosi da tutta la Puglia e dalle regioni vicine. Le decorazioni iniziano già a fine novembre, quando le luci accese al tramonto trasformano il centro storico in un percorso romantico, fatto di colori caldi e musiche diffuse tra le piazzette.

L’atmosfera è quella di un Natale d’altri tempi, dove tradizioni e creatività si incontrano. A rendere speciale questo appuntamento non sono soltanto le luminarie, ma la cura con cui il borgo prepara il programma: mercatini artigianali, addobbi curati a mano e angoli scenografici pensati per sorprendere anche chi è già stato qui nelle edizioni passate. Il fascino nasce dall’unione tra autenticità e magia, un equilibrio che il paese è riuscito a trasformare in una vera identità natalizia.

Mercatini, presepi e scorci da fotografare: cosa rende unico il Natale a Candela

I mercatini si snodano tra il corso principale e le vie laterali, alternando stand di artigianato locale, dolci tipici e prodotti che raccontano la tradizione pugliese. Qui si trovano oggetti lavorati in legno, ceramiche dipinte, tessuti e decorazioni fatte a mano, pensate per chi cerca un regalo originale o vuole portare a casa un ricordo del borgo. Il profumo delle pettole e delle caldarroste accompagna il percorso, invitando a rallentare il passo.

Una delle attrazioni più amate è il presepe diffuso: piccole installazioni nascoste nei cortili, sui davanzali e negli archi del centro storico. Seguirle significa scoprire scorci che di solito sfuggono a un visitatore distratto. La scenografia naturale del borgo moltiplica l’effetto sorpresa, con punti panoramici che, illuminati dalle decorazioni, sembrano usciti da un libro illustrato.

Come vivere al meglio l’evento: il trucco che evita file e sorprese

Nei fine settimana di dicembre l’afflusso cresce parecchio, motivo per cui gli abitanti consigliano di visitare il borgo a fine novembre o nei giorni feriali: è il momento in cui si apprezza la magia delle luci senza folla e si conversa più facilmente con gli artigiani. Arrivare nel tardo pomeriggio permette di vedere Candela in doppia veste: prima nella calma del giorno, poi nella suggestione dell’accensione serale.

Un altro accorgimento utile è partire dal cuore del borgo e scendere lentamente verso le piazzette periferiche: così si intercettano tutti i punti più caratteristici senza dover tornare indietro. La magia di Candela non sta solo nelle decorazioni, ma nel modo in cui il paese intero si trasforma in un villaggio natalizio diffuso, capace di regalare un anticipo d’inverno che profuma di fiaba e tradizione.