Pellicola in cucina, in quale cestino si getta | Nessuno legge bene l’etichetta: ti arriva una multa senza accorgertene

Pellicola cucina

Pellicola in cucina (Freepik) - MtvPuglia

In cucina la pellicola trasparente è tra i rifiuti che generano più dubbi, ma COREPLA chiarisce: film e pellicole vanno conferiti nella raccolta della plastica, salvo poche eccezioni che spesso confondono e rischiano di far sbagliare bidone.

Tra preparazioni, conservazione degli alimenti e imballaggi domestici, la pellicola è uno degli oggetti più usati nelle case italiane. Eppure, quando diventa rifiuto, moltissimi non sanno dove buttarla. L’apparenza inganna: è leggera, sottile e tende a sgualcirsi, ma è pur sempre un imballaggio in plastica a tutti gli effetti, pensato per proteggere gli alimenti e mantenere la freschezza di ciò che consumiamo ogni giorno.

COREPLA ricorda che la regola di base è semplice: se un imballaggio è in plastica, e non è sporco di sostanze che ne impediscono il riciclo, deve essere conferito nella raccolta dedicata. La pellicola, dunque, rientra pienamente in questo sistema, insieme a molti altri film plastici che si trovano avvolti attorno a frutta, verdura, biscotti, affettati e vaschette.

Film e pellicole: perché vanno nel bidone della plastica

I film plastici utilizzati in cucina sono realizzati per la maggior parte in materiali riciclabili: polietilene o PVC, entrambi riconosciuti come imballaggi. Anche se sottili, questi materiali diventano materia prima per nuove lavorazioni quando vengono raccolti correttamente. Per questo COREPLA insiste sulla necessità di conferirli nella plastica, evitando che finiscano nell’indifferenziato, dove diventano rifiuto non recuperabile.

La condizione fondamentale è la pulizia: residui di cibo, grassi o sostanze molto oleose comprometterebbero il riciclo. In questi casi la pellicola va smaltita nel secco. Ma nella maggior parte delle situazioni — come avanzi coperti in frigo o imballaggi che avvolgono vaschette — basta rimuovere il grosso dei residui perché possa essere correttamente avviata alla filiera della plastica.

Le eccezioni che mandano in confusione

A generare dubbi sono soprattutto le pellicole che non sono veri imballaggi. Ad esempio, quelle usate in alcuni trattamenti estetici o in contesti non alimentari possono non rientrare nella categoria degli imballaggi e, di conseguenza, essere destinate all’indifferenziato. Lo stesso vale per i film monouso impregnati di sostanze chimiche, impossibili da riciclare.

Un’altra eccezione riguarda la pellicola troppo sporca di cibo grasso, salse o residui difficili da eliminare: in questi casi il riciclo non è possibile e la scelta corretta resta il secco. Ma al di fuori di queste situazioni, la regola resta chiara: la pellicola domestica e i film che avvolgono gli imballaggi alimentari vanno nel bidone della plastica. Una scelta semplice che, se ripetuta ogni giorno, permette di ridurre gli sprechi, aumentare il riciclo e dare nuova vita a uno dei materiali più usati in cucina.