Tredicesima 2025: le novità non piaceranno ai lavoratori | Resteranno tutti a mani vuote

Guida completa alla Tredicesima 2025: scopri il calendario dei pagamenti per pensionati e dipendenti e le previsioni sui bonus e il taglio del cuneo fiscale.

Busta paga

Busta paga tredicesima - MtvPuglia

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, l’attenzione di milioni di lavoratori dipendenti e pensionati italiani si concentra, come da tradizione, sulla tredicesima mensilità. Questa gratifica natalizia rappresenta una boccata d’ossigeno fondamentale per le famiglie, utile a fronteggiare le spese delle festività o a saldare scadenze fiscali di fine anno. Per il 2025, sebbene il meccanismo di base rimanga invariato, ci sono importanti considerazioni da fare riguardo alle tempistiche di erogazione e, soprattutto, all’impatto delle nuove misure fiscali e dei bonus confermati o introdotti dalla Legge di Bilancio.

Il calendario dei pagamenti: le date per pensionati e dipendenti

La tempistica per l’accredito della tredicesima 2025 varia sostanzialmente a seconda della categoria di appartenenza del beneficiario: pensionati, dipendenti pubblici o lavoratori del settore privato.

Per i pensionati, la tredicesima arriva con il rateo della pensione di dicembre. Nel 2025, il primo giorno bancabile del mese sarà lunedì 1° dicembre. Di conseguenza, sia chi riceve l’accredito su conto corrente bancario o postale, sia chi ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali, potrà disporre della somma a partire da questa data. È una certezza che permette ai pensionati di pianificare con anticipo le spese natalizie.

Per i lavoratori dipendenti, invece, la data esatta dipende dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicato. Generalmente, la tredicesima deve essere erogata prima delle festività natalizie per permetterne la fruizione durante il periodo di festa. Per i dipendenti pubblici (statali), l’emissione speciale avviene solitamente intorno alla metà del mese, con accredito effettivo spesso calendarizzato tra il 14 e il 16 dicembre. Nel settore privato, la maggior parte dei contratti prevede il pagamento entro la Vigilia, con una concentrazione degli accrediti tra il 15 e il 20 dicembre 2025. È fondamentale consultare la propria busta paga o il regolamento aziendale per avere la data certa.

Calcolo e maturazione: quanto spetta realmente

Capire quanto si riceverà è essenziale per evitare sorprese. La tredicesima non corrisponde sempre esattamente a uno stipendio mensile netto standard, poiché la tassazione applicata è diversa. La gratifica matura mese per mese: per ogni mese lavorato (o frazione superiore ai 15 giorni) si accumula un dodicesimo della retribuzione lorda globale di fatto.

Nel calcolo rientrano non solo i periodi effettivamente lavorati, ma anche le assenze retribuite come ferie, malattia, infortunio, maternità e congedo matrimoniale. Non maturano la tredicesima, invece, i periodi di aspettativa non retribuita o gli scioperi. Un punto cruciale riguarda la tassazione: sulla tredicesima non si applicano le detrazioni per lavoro dipendente né quelle per i familiari a carico. Questo significa che l’aliquota IRPEF piena viene applicata sull’intero importo lordo, rendendo spesso la tredicesima netta leggermente inferiore rispetto alla busta paga di un mese ordinario.

Tuttavia, il calcolo del 2025 risentirà positivamente delle riforme fiscali strutturali avviate negli anni precedenti, in particolare per quanto riguarda la rimodulazione delle aliquote IRPEF, che potrebbe alleggerire il carico fiscale per i redditi medi e bassi.

 

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I bonus in arrivo: taglio del cuneo e possibili incentivi extra

La vera partita della tredicesima 2025 si gioca sul fronte dei bonus e del trattamento fiscale. L’elemento più rilevante è la conferma del taglio del cuneo fiscale (o sgravio contributivo). Se le misure introdotte nelle precedenti manovre finanziarie verranno, come previsto, rese strutturali o prorogate per tutto il 2025, i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro (e in misura diversa fino a 25.000 euro) vedranno un netto in busta paga più pesante. Tuttavia, è bene ricordare che storicamente lo sgravio contributivo ha avuto regole applicative complesse sulla tredicesima: sarà necessario attendere le circolari INPS di fine anno per confermare se lo sgravio si applicherà pienamente anche sulla mensilità aggiuntiva.

Un altro capitolo riguarda i cosiddetti “bonus una tantum”. Nel 2024 si è discusso molto del Bonus Natale (ex bonus 100 euro), un’indennità destinata a lavoratori con determinati requisiti di reddito (solitamente sotto i 28.000 euro) e familiari (coniuge e figli a carico). Per il 2025, l’erogazione di questo bonus dipenderà dalle risorse stanziate nella Legge di Bilancio di fine anno. Se confermato, questo importo aggiuntivo verrebbe erogato proprio insieme alla tredicesima, fungendo da ulteriore incentivo ai consumi. Dal Governo non arrivano però notizie positive. Per quest’anno, i lavoratori, resteranno a mani vuote.