Non ci crederete ma questa è la migliore carta igienica da supermercato | Sofficissima e costa meno dei grandi marchi: corsa dei clienti per acquistarla
Scopri quale carta igienica acquistare per ottenere il massimo comfort al minor costo. Analisi tecnica di veli, resistenza e il confronto tra grandi marchi e private label.
Carta igienica (Pexels) - MtvPuglia
È uno dei prodotti più banali presenti nel carrello della spesa, eppure la sua scelta nasconde insidie economiche e qualitative spesso sottovalutate. La carta igienica rappresenta una voce di spesa costante per le famiglie italiane e, in tempi di inflazione, anche questo prodotto ha subito rincari significativi. Ma come orientarsi tra decine di confezioni colorate, promesse di morbidezza e rotoli “maxi”? Da giornalisti, abbiamo analizzato il mercato basandoci su test di laboratorio indipendenti e comparazioni di prezzo per decretare quale sia la scelta più intelligente tra gli scaffali del supermercato.
I parametri della qualità: oltre il numero dei veli
Per definire la “migliore” carta igienica, non basta guardare il prezzo finale dello scontrino. La qualità tecnica si misura attraverso tre parametri fondamentali: resistenza, morbidezza e capacità di dissolvimento. Il numero dei veli è il primo indicatore visibile: lo standard di mercato è ormai assestato sui due o tre veli. Sebbene i quattro o cinque veli offrano un’esperienza “luxury”, spesso risultano uno spreco economico e di risorse, oltre a intasare più facilmente le tubature domestiche più vecchie.
Un fattore cruciale è la materia prima. La pura cellulosa vergine garantisce una morbidezza superiore e un colore bianco brillante, ma la carta riciclata ha fatto passi da gigante, offrendo oggi un comfort quasi indistinguibile con un impatto ambientale decisamente minore. Tuttavia, il vero segreto che distingue un prodotto mediocre da uno eccellente è la resistenza allo strappo (sia a secco che a umido) bilanciata con la solubilità in acqua. Una carta che si sfalda troppo presto durante l’uso è inutile, ma una che resiste come un cartoncino rischia di creare problemi idraulici. I test di settore premiano spesso quelle carte che riescono a mantenere l’integrità strutturale durante l’utilizzo, per poi sciogliersi rapidamente una volta a contatto con l’acqua dello scarico.
Grandi marchi contro Private Label: la sfida sugli scaffali
Quando ci troviamo davanti allo scaffale, la battaglia è tra i giganti del settore (come Regina, Foxy, Scottex) e le cosiddette “private label”, ovvero i marchi del supermercato (Coop, Conad, Esselunga, Lidl, ecc.). Vale la pena spendere di più per il marchio famoso?
Le analisi condotte dalle associazioni dei consumatori, come Altroconsumo, hanno spesso ribaltato la percezione comune. Se è vero che prodotti iconici come la Regina Cartacamomilla o la Foxy Seta ottengono punteggi altissimi per morbidezza e resistenza, il loro prezzo al chilogrammo può essere anche doppio rispetto alle alternative. La sorpresa arriva dai discount e dalle marche dei supermercati. In particolare, la linea Floralys di Lidl e la carta igienica a marchio Coop (spesso nella versione Viviverde o Ultra Comfort) risultano frequentemente ai vertici delle classifiche per il rapporto qualità-prezzo. Questi prodotti offrono una resistenza paragonabile ai top di gamma, con una morbidezza più che accettabile, a un costo nettamente inferiore. Spesso, infatti, le carte a marchio del supermercato vengono prodotte negli stessi stabilimenti dei grandi brand, ma vendute con un packaging meno costoso e senza il ricarico delle campagne pubblicitarie televisive.
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Il verdetto: come leggere l’etichetta per risparmiare davvero
Qual è, dunque, la migliore carta igienica da comprare? La risposta risiede nella capacità di leggere l’etichetta in modo critico. Il consumatore attento non deve guardare il prezzo per rotolo, né il prezzo per confezione, bensì il prezzo al metro o, ancora meglio, il prezzo al chilogrammo, spesso riportato in piccolo sul cartellino dello scaffale. Molti produttori, per mascherare l’aumento dei prezzi (fenomeno noto come shrinkflation), hanno ridotto la lunghezza del rotolo o aumentato il diametro del cilindro di cartone interno, vendendo di fatto più aria e meno carta.
In conclusione, se cercate l’eccellenza assoluta senza badare a spese, i marchi leader come Regina restano una garanzia di comfort tattile. Tuttavia, per il consumatore medio che cerca il miglior bilanciamento tra portafoglio e qualità, la vittoria va alle private label dei discount e della GDO. La carta igienica a 3 veli di Lidl o la versione “Maxi” di Esselunga e Coop rappresentano oggi l’acquisto più razionale: garantiscono una durata elevata, una buona resistenza e un costo che non grava eccessivamente sul bilancio familiare. Il consiglio finale? Diffidate dai rotoli che sembrano troppo soffici al tatto premendo la confezione: spesso sono solo meno pressati, il che significa meno carta e minor durata.
