Caffè da supermercato | Non lo compri mai perché sembra una sottomarca ma è buono come quello del bar: costa di meno ma ha un sapore incredibile
Caffè (Pexels) - MtvPuglia
In Italia il caffè non è mai solo una bevanda, ma un pezzo di identità collettiva. È il gesto che apre la giornata, la pausa di metà mattina, la scusa per vedersi con un amico, il finale immancabile dopo pranzo. In molte famiglie c’è una marca “di casa” che si compra da anni, quasi fosse una tradizione intoccabile, e spesso si tende a riempire la dispensa sempre con lo stesso pacco senza farsi troppe domande. Eppure, secondo una recente analisi di Altroconsumo, tra le tante miscele disponibili sugli scaffali dei supermercati c’è un caffè che si distingue nettamente e che, per equilibrio e qualità, ricorda da vicino l’espresso servito al bar.
La cultura del caffè è particolarmente forte soprattutto nel Mezzogiorno, dove il rito del bancone è quasi un’istituzione. Non sorprende, quindi, che sempre più consumatori cerchino di ricreare a casa la stessa intensità e cremosità che trovano sotto la tazzina del loro bar di fiducia. Moka, macchine espresso domestiche, pressioni, dosi, tempi di estrazione: tutto viene calibrato, ma il risultato dipende in modo decisivo dalla miscela scelta. In un mercato affollato da marchi storici, private label e prodotti di nicchia, la domanda resta sempre la stessa: quale caffè permette davvero di bere a casa qualcosa che assomigli al “vero” espresso?
Il test di Altroconsumo: Illy Classico al primo posto, espresso rotondo e bilanciato
Per provare a rispondere a questa domanda, l’organizzazione di consumatori Altroconsumo ha messo a confronto diverse miscele di caffè tostato e macinato, valutando una serie di parametri: aroma, intensità, equilibrio del gusto, qualità dei chicchi utilizzati e persino aspetti legati alla sostenibilità e alle informazioni in etichetta. La classifica finale ha incoronato come migliore il Illy Classico, caffè a tostatura media che ha ottenuto un punteggio di 77 su 100.
Secondo gli esperti coinvolti nel test, il Illy Classico si distingue per un equilibrio quasi perfetto tra dolcezza e acidità, con note aromatiche che ricordano il cioccolato e la frutta secca. Si tratta di una miscela pensata per chi cerca un espresso rotondo, pulito e persistente, senza eccessi di amarezza né picchi troppo aggressivi al palato. In tazza risulta armonico e costante, caratteristiche che lo avvicinano molto al caffè servito nei bar che curano con attenzione sia la scelta dei chicchi sia la macchina utilizzata.
Subito dietro in classifica, Altroconsumo colloca una delle miscele più famose e riconoscibili sugli scaffali italiani: Lavazza Qualità Rossa. In questo caso si parla di un caffè più corposo e intenso, frutto di un blend di Arabica e Robusta pensato per un gusto ricco, avvolgente e deciso. È la miscela che moltissime famiglie utilizzano da anni con la moka tradizionale, legata a un rituale domestico che va oltre la semplice estrazione: il rumore sul fornello, il profumo che invade la cucina, la prima tazzina condivisa.
Il confronto tra queste due miscele evidenzia come, pur partendo da ottimi livelli, sia proprio il bilanciamento complessivo a fare la differenza ai fini della classifica: Illy viene premiato per la sua eleganza e per il profilo aromatico raffinato, mentre Lavazza Qualità Rossa continua a rappresentare un punto di riferimento per chi ama un caffè più robusto e immediato, che riempie la bocca e lascia una forte sensazione di energia.
Borbone in coda ma con punteggio alto: gusto, abitudini e scelta della miscela
Tra i marchi citati nell’analisi compare anche Caffè Borbone, molto conosciuto soprattutto per le sue cialde e capsule, ma presente anche nell’universo dei caffè macinati. Nel test di Altroconsumo la sua miscela considerata è finita nelle ultime posizioni della graduatoria, con un punteggio di 72 su 100. Un risultato che, letto fuori contesto, potrebbe sembrare deludente, ma che in realtà va interpretato tenendo conto del livello generale della prova: la differenza con il primo classificato è di appena cinque punti, un distacco minimo in un confronto tra prodotti comunque tutti ritenuti validi.
Questo dato mette in luce un aspetto fondamentale: quando si parla di caffè, oltre alla qualità oggettiva della materia prima e della tostatura, entra in gioco in modo decisivo la soggettività del gusto. C’è chi predilige un caffè più morbido e aromatico, chi cerca un profilo più intenso e tostato, chi ama le miscele con una prevalenza di Arabica e chi non rinuncia alla spinta energetica della Robusta. La classifica di Altroconsumo fornisce una bussola per orientarsi, ma non può sostituirsi ai gusti personali.
In pratica, Illy Classico emerge come il caffè ideale per chi desidera a casa un espresso molto simile a quello del bar, fine e armonico, perfetto per chi ama bere il caffè senza zucchero per apprezzarne tutte le sfumature. Lavazza Qualità Rossa continua a essere la scelta naturale per chi abbina il caffè a momenti di convivialità famigliare, legato a una tradizione lunga decenni. Caffè Borbone, pur occupando le posizioni più basse della classifica, rimane un marchio apprezzato da chi cerca un gusto più forte e definito, spesso abbinato alle macchine a cialde.
Alla fine, il messaggio che arriva dall’analisi è duplice: da un lato c’è un migliore oggettivo per equilibrio e qualità complessiva, dall’altro resta la libertà del consumatore di scegliere la miscela che più si avvicina alla propria idea di “caffè perfetto”. E magari, proprio grazie a classifiche come questa, qualcuno potrebbe decidere di mettere da parte per un momento la solita marca di sempre e concedersi il gusto di sperimentare.
