In Puglia c’è un negozietto di alimentari che vende soltanto cibi prodotti nelle masserie | Sembra di essere usciti dagli anni ’50: un sogno diventato realtà

Salumi supermercato

Salumi (Pexels) - MtvPuglia

Nel centro storico di Carovigno, in provincia di Brindisi, apre Alimentari, un mini market in stile anni ’50 che vende prodotti di masserie locali e panini farciti a prezzi popolari.

Nel cuore di un borgo pugliese come Carovigno, tra le stradine del centro storico e le pietre bianche che raccontano storie antiche, nasce un progetto che unisce tradizione, territorio e accessibilità. Si chiama semplicemente Alimentari ed è un mini market ispirato alle vecchie botteghe degli anni ’50, con scaffali colmi di prodotti genuini e un bancone dove si preparano panini economici, imbottiti con ingredienti provenienti da masserie locali. Un’idea che non è solo commerciale, ma anche sociale: riportare in centro un punto di riferimento quotidiano per chi ci vive e offrire al tempo stesso un assaggio autentico di Puglia a chi arriva da fuori.

Dietro al bancone e al progetto c’è Marco Lanzilotti, classe 1994, sommelier con un passato nelle sale di ristoranti stellati in Italia e Stati Uniti, oggi proprietario di tre locali concentrati nel centro storico del paese, tra Ostuni e San Vito dei Normanni. Dopo esperienze internazionali, Marco ha deciso di tornare a casa e investire proprio lì dove è cresciuto, contribuendo alla rinascita gastronomica di Carovigno. Con Sommarco, enoteca dedicata al vino naturale, il cocktail bar Small and Smiling e ora Alimentari, la sua visione punta a far parlare il territorio attraverso vino, cibo e socialità di quartiere.

La visione di Marco Lanzilotti e la rinascita gastronomica di Carovigno

Carovigno si trova in una posizione strategica tra costa ed entroterra, al centro di un territorio che negli ultimi anni ha visto crescere in modo esponenziale il turismo e gli investimenti stranieri. A differenza di molti borghi del Sud che lottano contro lo spopolamento, qui si osserva un fenomeno opposto: nuove aperture, case ristrutturate, iniziative che provano a trattenere i residenti e ad attirare visitatori. Lanzilotti è stato tra i primi a credere in questo potenziale, immaginando che fosse possibile costruire una nuova centralità intorno al cibo e al vino, senza snaturare l’identità del luogo.

Dopo il diploma, Marco lascia la Puglia per formarsi nel mondo della sommellerie a Perugia e poi a Roma, dove lavora in ristoranti di alto livello come Il Convivio Troiani e Pipero, gestendo la cantina a soli 21 anni. Nel 2018 vola a San Francisco per lavorare da Gary Danko, storico ristorante stellato della città, e successivamente approda al Central di Lima, esperienza interrotta bruscamente dalla pandemia. Il ritorno in Puglia lo porta anche da Bros. a Lecce, prima di dedicarsi completamente ai suoi progetti a Carovigno.

La prima creatura è Sommarco, enoteca che porta in paese la cultura del vino naturale e sostenibile. Oggi conta oltre 450 etichette tra Puglia e resto del mondo, con una proposta che ha sempre avuto un legame forte con il territorio. Accanto al vino nasce una cucina essenziale ma curata, fatta inizialmente di finger food e poi arricchita da piatti prevalentemente vegetali, grazie alla collaborazione con Lorenzo Santoro. Da qui prende forma anche il progetto Cibo di Masseria, dedicato allo scouting di prodotti artigianali delle realtà agricole locali.

Attraverso questo lavoro di ricerca, Marco e il suo team creano una vera rete tra produttori locali, tanto da dar vita a una festa di paese che si tiene ogni inizio agosto: Masseria in Borgo, evento in cui le vie di Carovigno si riempiono di stand delle masserie selezionate e dei vini di Sommarco. Nel marzo 2024, lo spazio affianco all’enoteca, un tempo dedicato alla rivendita di prodotti, viene trasformato nel cocktail bar Small and Smiling, affidato alle mani esperte di Vito Caccetta, barman con esperienze in locali come il 1930 di Milano e il Laurus di Lecce. Due locali che si sostengono a vicenda e condividono un obiettivo comune: raccontare il territorio attraverso esperienze diverse, ma con lo stesso filo conduttore.

Alimentari: panini economici, prodotti di masseria e un omaggio alle botteghe anni ’50

Il nuovo progetto, Alimentari, si trova in Via Cattedrale 8, nel pieno centro storico di Carovigno. Una strada che, al momento, vede proprio nel mini market l’unica attività aperta, con l’obiettivo dichiarato di far rivivere la via e restituirle un ruolo centrale nella quotidianità del paese. A gestire il locale c’è Lorenzo Santoro, che insieme a Marco ha curato ogni dettaglio per ricreare l’atmosfera delle vecchie botteghe degli anni ’50. Insegne, lampadari, scaffalature, arredi: tutto è stato cercato tra mercatini e antiquari, per dare al posto un sapore autentico e familiare, capace di evocare il negozio “di una volta”.

All’interno gli scaffali ospitano olio, pasta, vino, salumi, formaggi, ma anche prodotti per l’<strong’igiene personale e della casa. Molti di questi arrivano direttamente dalle aziende scoperte e valorizzate con il progetto Cibo di Masseria: ci sono le mozzarelle di Masseria Fragnite, la pasta di Fattoria Fiorentino, le carni di Masseria Correo, solo per citarne alcuni. Tutti ingredienti che si possono acquistare al banco oppure utilizzare per farcire i panini, vero cuore caldo del locale.

Il menu dei panini è fedele allo stile del luogo: semplice, diretto, popolare. Si va dal classico con prosciutto e mozzarella alla mortadella d’asino, fino alle combinazioni più identitarie come il panino con capocollo di Martina Franca e provola o quello con fiocco di cinghiale stagionato al pepe nero e caciocavallo di Masseria Correo. Tutto a prezzi bassissimi, compresi tra 1,5 e 3,5 euro, proprio “come una volta”, per permettere a residenti, studenti, lavoratori e turisti di mangiare bene senza spendere una fortuna.

All’esterno, come nelle botteghe del passato, non mancano le offerte del giorno esposte in vetrina, che invitano a entrare per una spesa veloce o uno spuntino al volo. Alimentari diventa così un luogo di passaggio e di incontro: un punto dove fare la spesa di tutti i giorni, scoprire i prodotti delle masserie locali e mangiare un panino fatto con ingredienti semplici ma di qualità. Un progetto che unisce memoria e contemporaneità, restituendo al borgo un servizio essenziale e, allo stesso tempo, un motivo in più per fermarsi a Carovigno e viverla non solo come meta turistica, ma come paese che continua a raccontarsi attraverso il cibo.