Tortellini Lidl: svelato il mistero | In realtà sono prodotti dal maestro italiano della pasta fresca: cambiano l’etichetta e paghi di meno

Dietro le confezioni economiche di Lidl si nascondono spesso i giganti della pasta italiana. Un’analisi su chi produce realmente i tortellini Nonna Mia e Chef Select.

Tortellini

Tortellini (Pexels) - MtvPuglia

Il fenomeno delle Private Label: qualità nascosta a prezzi contenuti

Per anni, fare la spesa al discount è stato associato, nell’immaginario collettivo, a un compromesso necessario: prezzi bassi a fronte di una qualità inferiore. Tuttavia, questo paradigma è stato largamente sfatato nell’ultimo decennio, grazie a una strategia commerciale sempre più diffusa nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO): quella delle Private Label o marchi del distributore. Lidl, colosso tedesco presente capillarmente in Italia, è maestro in questa pratica.

La logica è semplice ma efficace: Lidl non possiede pastifici propri. Per riempire i suoi banchi frigo con tortellini, ravioli e pasta fresca, si affida a produttori esterni. La sorpresa per il consumatore attento arriva nel momento in cui si gira la confezione per leggere l’etichetta. Spesso, infatti, i prodotti venduti a marchio Nonna Mia o Chef Select escono dagli stessi stabilimenti dei più blasonati e costosi marchi italiani. Questa strategia permette ai grandi produttori di saturare le linee produttive e al discount di offrire eccellenze gastronomiche a prezzi competitivi, eliminando i costi di marketing e pubblicità che gravano sui brand famosi.

Chi produce i tortellini Lidl? I nomi svelati dall’etichetta

Entrando nel dettaglio, la pasta fresca ripiena venduta da Lidl riserva piacevoli scoperte. Il metodo infallibile per risalire al vero produttore è controllare la sede dello stabilimento di produzione riportata sul retro della confezione. Analizzando i prodotti attualmente in commercio (tenendo presente che i fornitori possono variare nel tempo o in base alla regione), emergono nomi di assoluto rilievo nel panorama alimentare italiano.

Per quanto riguarda la linea Nonna Mia, che rappresenta spesso l’offerta più tradizionale e “casereccia” del discount, il produttore che si cela dietro molte referenze è Armando De Angelis. Si tratta di un’azienda storica con sede a Villafranca di Verona, nota per la qualità della sua sfoglia e dei ripieni. Acquistare un pacco di tortellini Nonna Mia significa, in molti casi, portare a tavola un prodotto realizzato con il know-how di un marchio premium.

Discorso analogo per la linea Chef Select. In passato e in diverse referenze attuali, i codici di produzione hanno ricondotto nientemeno che al Pastificio Giovanni Rana, il leader indiscusso del mercato della pasta fresca in Italia, o a Grandi Pastai Italiani. Scoprire che i tortellini acquistati a una frazione del prezzo di quelli di marca sono stati prodotti negli stabilimenti di San Giovanni Lupatoto (VR) è la prova tangibile di come il consumatore possa accedere all’alta qualità industriale senza gravare eccessivamente sul portafoglio.

Lidl
Lidl (Pexels) – MtvPuglia

Stesso stabilimento, stessa qualità? La verità sul risparmio

Una domanda sorge spontanea: se il produttore è lo stesso, il prodotto è identico? La risposta richiede una sfumatura tecnica. Che i tortellini Lidl siano prodotti da Rana o De Angelis garantisce senza dubbio elevati standard di sicurezza alimentare, igiene e processi tecnologici all’avanguardia. Tuttavia, “prodotto nello stesso stabilimento” non significa necessariamente “stessa ricetta”.

Spesso, le aziende creano ricette ad hoc per la GDO. Le differenze possono risiedere nella percentuale di ripieno rispetto alla sfoglia, nell’origine di alcune materie prime o nella complessità della lavorazione. Ad esempio, il tortellino di marca potrebbe avere una percentuale di carne o parmigiano leggermente superiore rispetto alla controparte discount. Ciononostante, il divario qualitativo è spesso molto sottile, talvolta impercettibile al palato di un consumatore medio, mentre il divario di prezzo è netto.

In conclusione, l’acquisto dei tortellini Lidl rappresenta un esempio virtuoso di smart shopping. Saper leggere le etichette trasforma il consumatore in un acquirente consapevole, capace di riconoscere la firma dei grandi maestri pastai italiani anche dietro un packaging meno patinato, godendo di un rapporto qualità-prezzo tra i migliori sul mercato.