La domenica slow in Puglia si trascorre così: famiglia, macchina ed escursione nel borgo chiamato “L’araba fenice” | Lo conoscono in pochissimi ed è spettacolare

Scopri Pietramontecorvino, Bandiera Arancione del TCI: tra i vicoli di Terravecchia e la Torre Normanna, la meta ideale per una gita domenicale in Puglia.

Pietramontecorvino

Pietramontecorvino (Wiki) - MtvPuglia

Quando si pensa alla Puglia, l’immaginario collettivo corre spesso verso le spiagge del Salento o i trulli della Valle d’Itria. Tuttavia, esiste una Puglia diversa, più intima e silenziosa, incastonata tra le alture dell’Appennino Dauno. È qui, in provincia di Foggia, che sorge Pietramontecorvino, un borgo che sembra sospeso nel tempo e che rappresenta la destinazione ideale per un’escursione domenicale all’insegna della cultura, della storia e del ritmo lento.

Insignito della prestigiosa Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano e inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, Pietramontecorvino offre al visitatore un’esperienza di autenticità rara. Lontano dalle folle del turismo di massa, questo comune permette di riscoprire il piacere della passeggiata contemplativa, immersi in uno scenario architettonico che ha saputo conservare intatta la sua anima medievale.

Un tuffo nel Medioevo: il fascino di Terravecchia

Il cuore pulsante di Pietramontecorvino è il quartiere storico noto come Terravecchia. Arrivare qui di domenica mattina significa immergersi in un silenzio quasi irreale, rotto solo dal suono delle campane o dal chiacchiericcio dei residenti nella piazza principale. La struttura urbanistica del borgo è affascinante: un dedalo di vicoli stretti, scalinate ripide e case in pietra che sembrano abbracciarsi l’una con l’altra, seguendo l’orografia della collina su cui il paese è adagiato.

Passeggiare per Terravecchia è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. Le abitazioni, spesso ricavate direttamente nella roccia tufacea, raccontano di un passato contadino e fiero. La particolarità del quartiere risiede nella sua forma circolare, un sistema difensivo naturale che un tempo proteggeva gli abitanti dalle incursioni esterne. Qui, il concetto di “domenica fuori porta” assume il significato di esplorazione: ogni angolo nasconde un dettaglio, che sia un portale decorato, un arco in pietra o uno scorcio improvviso che si apre sulla vasta piana del Tavoliere delle Puglie, offrendo panorami che, nelle giornate limpide, spaziano fino al Gargano.

I tesori architettonici: la Torre Normanna e il Palazzo Ducale

Non si può visitare Pietramontecorvino senza rendere omaggio ai suoi simboli di potere e fede, che dominano lo skyline del borgo. Il complesso monumentale situato alla sommità del rione Terravecchia è di straordinario impatto visivo. A catturare immediatamente lo sguardo è la maestosa Torre Normanna, alta circa 30 metri. Questo torrione quadrangolare, con la sua merlatura guelfa aggiunta in epoca successiva, non è solo un monumento da fotografare, ma un punto di osservazione privilegiato.

Adiacente alla torre sorge il Palazzo Ducale, un edificio che testimonia le stratificazioni storiche del luogo, passando dalle origini normanne alle influenze aragonesi e angioine. La facciata, impreziosita da stemmi nobiliari e mascheroni, invita a scoprire gli interni, spesso sede di mostre ed eventi culturali. A completare il trittico monumentale vi è la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Di origini medievali ma rimaneggiata nel corso dei secoli, la chiesa custodisce un prezioso loggiato rinascimentale e opere d’arte sacra che meritano una visita attenta. Per il turista domenicale, questi luoghi offrono la giusta dose di arricchimento culturale senza risultare dispersivi, permettendo una visita completa e appagante in poche ore.

Tradizioni vive e gastronomia: il sapore della domenica

Un’escursione domenicale non può dirsi completa senza l’aspetto gastronomico, e Pietramontecorvino sa come prendere per la gola i suoi visitatori. La cucina dei Monti Dauni è una cucina povera ma ricca di sapori, basata su ingredienti genuini e a chilometro zero. Nelle trattorie del borgo è possibile gustare piatti che seguono la stagionalità: dalle orecchiette con le cime di rapa ai cecatielli, fino alle carni locali cucinate alla brace.

Il legame con la tradizione è forte anche nelle ricorrenze. Se si ha la fortuna di visitare il borgo a maggio, si può assistere alla festa patronale di Sant’Alberto, durante la quale il santo viene portato in processione verso i ruderi della torre di Montecorvino, accompagnato dai coloratissimi “palii”, lunghi fusti di legno adornati con fazzoletti. Ma anche in una normale domenica d’autunno o primavera, l’atmosfera è vibrante. L’olio extravergine d’oliva locale, il vino e i salumi tipici sono i souvenir perfetti da portare a casa.

In conclusione, Pietramontecorvino è la risposta perfetta per chi cerca una domenica diversa. Non offre il caos delle località balneari, ma il calore della pietra scaldata dal sole, la gentilezza di una comunità accogliente e la bellezza di un paesaggio che riconcilia con il mondo.