Storia, misteri un castello e il mito di Federico II | C’è un borgo pugliese che fa battere il cuore: impossibile non visitarlo
Scopri Oria e il suo maestoso Castello Svevo: un gioiello medievale in Puglia tra panorami mozzafiato, leggende e storia millenaria.
Castello di Oria (Wiki) - MtvPuglia
Nel cuore della penisola salentina, arroccata sulla cresta più alta delle Murge brindisine, sorge Oria. Questa antica città messapica, sospesa tra storia e leggenda, offre uno dei profili più suggestivi dell’intera Puglia. Non è la classica meta balneare, ma un gioiello di architettura e atmosfere medievali che domina la pianura circostante. Visitare Oria significa intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo, dove l’eco dell’imperatore Federico II risuona ancora tra le pietre dorate del suo imponente maniero. Ecco perché questa perla nascosta merita di essere scoperta.
Il Castello di Oria: Un monumento alla potenza imperiale
Il vero protagonista dello skyline oritano è senza dubbio il Castello Svevo. Costruito su un acropoli messapica preesistente, il castello assunse la sua forma attuale tra il 1225 e il 1233 per volere di Federico II di Svevia, il Stupor Mundi. La fortezza ha una forma inusuale, simile a un triangolo isoscele, progettata per adattarsi alla conformazione della collina e per scopi difensivi strategici. Camminando lungo i suoi camminamenti, il visitatore si trova immerso in un’atmosfera solenne.
La struttura è dominata da tre torri principali: la Torre Quadrata, la Torre del Cavaliere e la massiccia Torre dello Sperone. Quest’ultima, con la sua prua aguzza rivolta verso la città, è un capolavoro di ingegneria militare medievale. Ma il fascino del castello non risiede solo nella pietra. È avvolto dalla Leggenda di Oria Fumosa, legata alla nebbia che spesso avvolgeva il maniero durante la costruzione, o secondo il mito, al fumo generato da un sacrificio per placare l’ira della terra. Visitare l’interno permette di ammirare non solo le sale restaurate, ma anche la Cripta dei Santi Crisante e Daria, una chiesa altomedievale inglobata nella struttura, testimonianza della stratificazione storica del luogo.
Il Borgo Antico: Tra mummie, quartieri ebraici e vicoli tortuosi
Se il castello rappresenta il potere, il centro storico di Oria è l’anima pulsante della comunità. Scendendo dalla fortezza, ci si perde in un labirinto di vicoli lastricati, scalinate ripide e corti nascoste che caratterizzano il tessuto urbano medievale. Una tappa imprescindibile è la Basilica Cattedrale, un imponente edificio barocco che custodisce, nel suo sottosuolo, un tesoro macabro ma affascinante: la Cripta delle Mummie. Qui, i corpi mummificati dei confratelli dell’Arciconfraternita della Morte sono esposti in nicchie, offrendo una testimonianza cruda e potente del rapporto che la società del passato aveva con l’aldilà.
Proseguendo l’esplorazione, si incontra il Rione Giudea, l’antico quartiere ebraico. Oria ospitò nel Medioevo una delle comunità ebraiche più colte e fiorenti del Mediterraneo. Attraversare la Porta degli Ebrei significa entrare in un luogo di memoria, dove le strette vie raccontano di commerci, studi e convivenza secolare. L’atmosfera qui è silenziosa e raccolta, ideale per chi cerca l’autenticità lontano dalle folle del turismo di massa.
Perché visitare Oria: Panorami unici e tradizioni vive
Perché scegliere Oria rispetto ad altre mete pugliesi più blasonate? La risposta risiede nella sua posizione e nella sua autenticità. Oria è conosciuta come la “Porta del Salento” e offre un’esperienza visiva senza eguali: nelle giornate limpide, dai bastioni del castello o dal Parco Montalbano, è possibile scorgere contemporaneamente il Mar Ionio e il Mar Adriatico. È uno dei pochi punti della regione che permette di abbracciare con lo sguardo i due mari che bagnano la Puglia.
Inoltre, Oria non è un museo a cielo aperto, ma una città viva. Se visitata in agosto, si può assistere al celebre Torneo dei Rioni, una rievocazione storica che celebra l’attesa di Federico II nel 1225. La città si veste a festa, i quattro rioni si sfidano in giochi medievali e un corteo di centinaia di figuranti in costumi d’epoca sfila per le strade. È un momento di grande folklore che unisce cultura, sport e gastronomia. Visitare Oria significa quindi scoprire una Puglia diversa, colta e misteriosa, capace di regalare emozioni profonde a chi ha la pazienza di ascoltare le storie sussurrate dalle sue antiche mura.
