C'è qualcuno che si è impegnato per far rivivere questa incredibile storia: la cantina Cupertinum ha impiantato sui bastioni del castello, un vigneto di cultivar Negroamaro Cannellino, nell’aprile del 2014 con sistema di allevamento ad alberello pugliese e disposizione dei filari a quinquonce.
Questo vitigno è stato riscoperto durante gli anni ‘90, quando la Camera di Commercio di Lecce patrocina una ricerca che individua un ceppo che in agosto aveva già tutta l’uva invaiata, mentre nel resto del vigneto l’uva era ancora verde: un genotipo distinto dal Negroamaro, anche se con caratteristiche analoghe, per molti aspetti migliori, tanto che nel 2000 viene iscritto al Registro nazionale delle varietà come vitigno autonomo con il nome di Negroamaro precoce e con il sinonimo di Negroamaro Cannellino.
"Per la sua storia e le sue caratteristiche mi è sembrata la varietà che doveva essere impiantata nel Vigneto sul Castello” racconta Pizzolante Leuzzi.


È di pochi giorni fa, la bella notizia della potatura del Vigneto sul Castello: la madrina è stata Floriana Bertelli, giornalista RAI, che ha potato i primi ceppi, assieme al professore Pietro Copani, direttore del Castello, all’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi e Francesco Trono, presidente della Cupertinum. Per rispettare le misure di sicurezza antiCovid, durante la potatura non sono state invitate altre personalità e altri giornalisti.

Evento che si è caricato di un forte significato simbolico di speranza per il superamento della pandemia. La potatura è stata anche un rito di passaggio in attesa della vendemmia (in questa annata o nella prossima, dipenderà dall’esito della stagione) che permetterà di produrre il primo raccolto per il Vino del Castello. Il vino fatto con le uve del Castello verrà battuto all’asta e il ricavato servirà a sostenere un progetto di valorizzazione del territorio copertinese.

“Questo progetto per noi è molto significativo perché nel Castello per tanti secoli è stato prodotto vino in grandi quantità e quindi recuperare questa funzione al Castello è un modo per ripercorrere la storia che questa fortificazione ha avuto. Inoltre è importante ricordare gli aspetti di potenziamento sinergico della cultura, dell’arte e di tutte le ricchezze del territorio che questa realizzazione mette in moto“ ha affermato Pietro Copani. "Cultura e coltura hanno la stessa radice etimologica, su questa connessione che dobbiamo lavorare per dare risalto alla nostra città, il territorio, i produttori e i prodotti di qualità” ha concluso Francesco Trono.

Il Vigneto sul Castello è un progetto nato dalla collaborazione tra la cantina Cupertinum, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Lecce, Brindisi e Taranto e la Direzione del Castello di Copertino.

www.cupertinum.it

 

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