Prodotta esclusivamente nella variante rosso, deve il suo nome dialettale all'antica procedura di vinificazione: i proprietari delle tipiche masserie provviste di vasche per la pigiatura dell'uva davano in affitto le attrezzature per la vinificazione e le operazioni dovevano terminare entro la giornata di fitto per lasciare libere le attrezzature all'utilizzatore successivo. Pertanto un affittuario toglieva il mosto appena prodotto dalle vasche della tenuta ("cacce") per portarlo nelle proprie cantine, e un nuovo affittuario versava nelle vasche ("mmitte") la propria uva da pigiare. L'area delimitata dal disciplinare, quasi esclusivamente legata al Comune di Lucera (provincia di Foggia), è caratterizzata da un suolo argilloso o argilloso/limoso che possiede un'elevata capacità idrica a cui fa riscontro una bassa velocità di infiltrazione; trattasi pertanto di terreni con media capacità produttiva. Il vino si ottiene principalmente utilizzando uve Nero di Troia e, in quantità inferiori, Montepulciano, Sangiovese e Malvasia nera. È ammessa una piccola percentuale di blend con uve a bacca bianca e specificatamente Trebbiano, Bombino bianco e Malvasia bianca. 
Tipologie: Rosso


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