01/12/2014 – Cucina & Vini
VIAGGIO NELLE TERRE DEL NEGROAMAROaUn vitigno antico e il suo storico vino protagonisti culturali ed economici del Salento; eredità di un glorioso passato, testimonianza dei successi del presente, fondamento di un futuro scintillantediStefano Tesi -fotoPiero Orler Se anche sulle mura del cinquecentesco Castello Angioino di Copertino, nel cuore del Salento, da quest’anno sventola il negroamaro, qualcosa vorrà dire. E non si parla, badate bene, di una semplice bandiera con l’effige del vitigno-simbolo del territorio, ma proprio di filari d’uva, veri, vivi. Ce li hanno appena piantati. Ad alberello, con il tradizionale impianto a quinquonce, cioè con le piantine messe a dimora ai vertici di ideali triangoli equilateri, come sui dadi. Varietà cannellino, un tipo raro e precoce; tra qualche anno le piante entreranno in produzione, mentre per ora sembrano pacifiche sentinelle. Vigilano, ammoniscono e abbelliscono al tempo stesso, replicano, racconta il soprintendente Francesco Canestrini, quelle che anticamente sormontavano le ronde del grande fortilizio, ricco di giardini e frutteti pensili…
