17/06/2016 – Divini.corriere.it
Parte da Milano la startup WineSider, liste di vini su misura per i locali e sommelier. I fondatori, padre e figlio: bottiglie da 120 aziende, si paga solo ciò che si stappa.di Luciano Ferraro Un’Amazon dei vini, con sommelier incluso, per i ristoranti. Una cantina a distanza (gestita con una app) alla quale i locali possono attingere, pagando solo ciò che vendono. La startup si chiama The WineSider. Tenuta a battesimo dal Politecnico di Torino, è decollata in questi giorni. La fase di test è conclusa: la «cavia» è stato il Caffè Doriani di via Montenapoleone, a Milano.Nei ristoranti di livello medio alto si trovavano un tempo carte dei vini enciclopediche. I consumi in calo hanno snellito i volumoni pieni di etichette italiane e francesi. La cantina è diventata per molti imprenditori dei locali un fardello economico: le bottiglie sugli scaffali equivalgono ad un deposito bancario che non frutta interessi e si deteriora negli anni.Lo slogan di WineSider: «modernizzare una della cose più antiche del mondo, la cantina». L’idea è di Gianni Miscioscia, 63 anni, e del figlio Giacomo, 28. Sono i fondatori della startup. Il logo, un cavatappi che attraversa il nome, è stato ideato da Italia Indipendent di Lapo Elkann.CONTINUA A LEGGERE >>
