19/07/2013 – Corriere del Mezzogiorno

19/07/2013 – Corriere del Mezzogiorno

Giuseppina Bonaparte, intervista impossibile sul vino «Jean Rémy Moët, uno dei nostri maggiori fornitori.di Guglielmo BelelliAltezza, non so davvero come ringraziarla per aver accettato di concedermi questa intervista. Francamente non avrei mai osato sperarlo…Non si sorprenda troppo – rispose S.M. l’imperatrice Joséphine Bonaparte, sorseggiando uno Champagne rosé da una elegante flûte, fregiata con l’iniziale J coronata- del resto l’avrà capito che il vino mi ha sempre interessata moltissimo. Anzi, francamente, del vino me ne occupavo io, dall’acquisto al consumo. Napoleone… Napoleone… era un grand’uomo, ma a tavola era davvero una frana. Mangiava sempre con una fretta incredibile, neppure masticava, come se stesse inseguendo le truppe inglesi in fuga. Lo credo che soffrisse di gastrite. Lui non prestava alcuna attenzione a quello che mangiava e poi avrebbe mangiato sempre e solo carne.Si dice che amasse molto la carne di polloSì, è vero, e non si trattava solo del famoso pollo alla Marengo. Qualunque cosa con le piume, avrebbe mangiato, e naturalmente il montone, alla griglia, gli piaceva semi-crudoE quali vini gli piacevano? A proposito i bicchieri nei quali stiamo bevendo lo Champagne…Moët-Chandon, vero? Sono bellissimi.Sì, lo Champagne è un rosé di Moët Chandon. Jean Rémy, Jean Rémy Moët, naturalmente, era stato uno dei nostri maggiori fornitori. Napoleone era stato già altre volte nella Champagne, durante la sua campagna di Francia, aveva conosciuto a Reims Jean-Baptiste Ponsardin…Sa, il fratello della famosa Madame Clicquot, ma fu oggetto di un vero corteggiamento da parte di Jean Rémy, che organizzava grandi ricevimenti con visite alle sue cantine a Epernay. Quanto ai bicchieri sono contenta che le piacciano. Sono stati fatti per me da Benjamin-François de la Douespe du Fougerais, nella sua Manufacture royale des Cristaux de Montcenis. A me le flûtes piacevano diritte, anche se devo dire che avevamo un servizio, quello con la N di Napoleone coronata, del tipo a trompette, leggermente svasate, che trovavo elegantissime.Ho avuto modo di vederne una alla Esposizione al Museo Napoleonico. Concordo con lei, sono raffinatissime. Mi diceva di Napoleone e il vino.Sì, lo sanno tutti che beveva solo Chambertin, anche se lui non avrebbe mai saputo distinguere uno Chambertin grand cru da un semplice Gevrey-Chambertin village… e poi, insomma, qualche volta lo beveva perfino con l’acqua. L’ho amato davvero moltissimo, anche dopo il divorzio, ma, insomma era uno sciattone. Vestiva male, mangiava male, non capiva niente di vino, però non era affatto rozzo. Gli piaceva molto il teatro e… il melodramma italiano lo adorava, lo sapeva? Purtroppo gli piacevano pure le donne. Si parla sempre dei miei amanti, ma sapesse quante altre donne ho dovuto sopportare! Per un verso ho compatito quella povera Maria Luisa (1).Anche a lei ha fatto un sacco di corna… Sa che diceva ai suoi amici? Che aveva sposato un ventre. Insomma era solo un erede che voleva…Non voglio essere impudente, Altezza, ma le cronache dicono che gli rese abbondantemente pariglia.Questo non è vero. In effetti ho avuto una cattiva fama sin dall’inizio, quando il mio primo marito, quella bestia di Alessandro (2), mise in giro delle voci false sulla mia presunta dissolutezza per divorziare e liberarsi di me. Come soffrii… Giocava forte, si ubriacava e passava da una donna all’altra senza alcun pudore. Anche se non meritava la bruttissima morte che ha fatto…(3) Poi, poi ho passato un periodo difficilissimo, ho dovuto vivere di espedienti. Che cosa può una vedova, sola, carica di debiti, visto che i rivoluzionari avevano sequestrato tutti i miei beni… Paul (4) era davvero un farabutto, e anche lui contribuì non poco a creare la mia cattiva fama, ma non era vero. Ebbi bisogno del suo aiuto, e gli debbo comunque il fatto di avermi praticamente spinto fra le braccia di Napoleone… Quanto era innamorato Napoleone, non lo immagina neppure- credetti di scorgere un po’ di commozione in Joséphine- All’inizio io non l’amavo. Ero infatuata di Hyppolite (5). Quel vanesio cominciò pure a tradirmi con Paolina, la sorella minore di Bonaparte. Quando ruppi con Hyppolite, capii che era davvero lui, Napoleone, il mio uomo, ma forse era troppo tardi. Quando ci sposammo, volle far incidere sul mio anello “Al destino”».(1 – continua)Note dell’intervistatore:(1) Maria Luisa d’Asburgo-Lorena.(2) Alexandre François Marie, visconte di Beauharnais(3) Fu ghigliottinato il 23 luglio 1794, insieme al fratello Augustin in Place de la Revolution(4) Paul François Jean Nicolas , visconte di Barras, un affarista spregiudicato del tempo(5) Hyppolite Charles , un tenente degli ussari che aveva grande successo nei salotti.(Intervista tratta dal volume di G.Bellelli Interviste impossibili davanti a un bicchiere di vino, Adda, Bari, per concessione dell’editore. Il libro è stato recentemente premiato alla XII ed. del Premio per la Narrativa inedita su Il vino nella letteratura, nell’arte, nella musica e nel cinema, del Centro Pavesiano Museo Casa Natale di S.Stefano Belbo).