Assegno unico 2025 | Aumento di oltre 201€ per figlio: lo si ottiene con questo ISEE, necessario l’aggiornamento
Assegno unico - MTVPuglia
Nel 2025 l’Assegno Unico prevede incrementi fino a 201 euro mensili per figlio nelle fasce ISEE più basse: un’opportunità concreta che rischia però di sfumare per chi non aggiorna tempestivamente la propria certificazione.
Il nuovo anno porta con sé una serie di ritocchi all’Assegno Unico, la misura centrale a sostegno delle famiglie con figli. Gli importi rivisti al rialzo per il 2025 puntano a rafforzare le fasce più deboli, garantendo un sostegno più robusto a chi presenta un ISEE contenuto. È un intervento che arriva in un momento cruciale per tanti nuclei familiari, ancora alle prese con bilanci appesantiti da aumenti generali del costo della vita.
La soglia più interessante riguarda i nuclei con ISEE molto basso, che potranno arrivare a percepire fino a 201 euro per figlio, un valore che rappresenta uno dei massimi previsti dalla misura. La differenza, però, dipende esclusivamente dall’ISEE presentato, e molti rischiano di perdere parte del beneficio se non aggiornano in tempo utile la propria dichiarazione.
Come cambiano davvero gli importi e cosa succede nelle varie fasce ISEE
Il meccanismo dell’Assegno Unico resta lo stesso, ma gli importi per il 2025 vengono rimodulati tenendo conto dell’inflazione e delle risorse disponibili. I nuclei con ISEE molto basso ottengono l’aumento più significativo, mentre chi si colloca nelle fasce intermedie vede ritocchi più moderati. Salgono anche alcune maggiorazioni, come quelle per figli sotto l’anno di età, per le famiglie numerose e per i nuclei con genitori entrambi lavoratori.
Le tabelle aggiornate mostrano che la progressione resta graduale, con importi che scendono man mano che sale l’ISEE fino a raggiungere il valore minimo per chi supera le soglie più alte. Il punto chiave è che la misura non si attiva automaticamente sulla base del reddito effettivo: tutto dipende dal valore ISEE dichiarato. Questo significa che anche piccole variazioni nella certificazione possono determinare differenze significative sugli importi percepiti durante l’anno.
L’errore che fa perdere soldi e il trucco per non restare indietro
L’errore più frequente è rimandare l’ISEE al nuovo anno, dando per scontato che l’importo continuerà a essere calcolato su quello precedente. In realtà, se l’ISEE non viene aggiornato entro le prime settimane, l’Assegno Unico scende automaticamente alla fascia minima. Solo dopo il ricalcolo si ottiene l’importo corretto, ma senza conguaglio automatico per i mesi già trascorsi.
Il trucco per non perdere soldi è semplice ma fondamentale: preparare la documentazione già a dicembre ed essere pronti a presentare l’ISEE 2025 non appena il sistema consente l’invio. Chi aggiorna subito massimizza l’importo da gennaio e si assicura di non lasciare nemmeno un euro sul tavolo. Per molte famiglie, soprattutto quelle con più figli o con redditi bassi, la differenza può valere anche centinaia di euro l’anno. Il nuovo Assegno Unico premia chi si muove con anticipo e conosce bene le regole: un dettaglio che pesa molto più di quanto sembri.
