Bonus Anziani 2026: soldi facili e freschi da questo anno di età | Basta una domandina e paga tutto il Governo
Una panoramica completa sulle agevolazioni per gli over 65 nel 2026: dalla Prestazione Universale all’assistenza domiciliare, fino al co-housing e alla sanità digitale.
Anziani - MTVPuglia
Il 2026 si prospetta come un anno cruciale per il welfare italiano dedicato alla terza età. Con il progressivo invecchiamento della popolazione, il Governo, in linea con gli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e in attuazione della Legge Delega 33/2023 (il cosiddetto “Decreto Anziani”), ha strutturato una serie di interventi mirati non solo al sostegno economico, ma anche al miglioramento della qualità della vita. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere un invecchiamento attivo e dignitoso, spostando il baricentro dell’assistenza dalle strutture ospedaliere al domicilio e garantendo maggiore inclusione sociale. Di seguito analizziamo nel dettaglio le principali agevolazioni e riforme che entreranno a pieno regime o continueranno la loro fase sperimentale proprio nel 2026.
La nuova Prestazione Universale e il sostegno al reddito
Il pilastro centrale delle agevolazioni per il 2026 riguarda senza dubbio l’evoluzione dell’assistenza ai non autosufficienti. Dopo l’avvio della fase sperimentale nel 2025, il 2026 vedrà il consolidamento della Prestazione Universale per gli anziani non autosufficienti. Questa misura, pensata per gli ultraottantenni con gravissime disabilità e un ISEE basso, rappresenta una svolta rispetto al passato. Non si tratta più solo di un trasferimento monetario, ma di un aiuto integrato.
Nello specifico, la misura prevede la possibilità di cumulare l’indennità di accompagnamento classica con un ulteriore contributo, denominato “assegno di assistenza”, che potrà essere erogato sotto forma di servizi alla persona o come trasferimento monetario vincolato all’acquisto di prestazioni di cura e assistenza (badanti regolari o imprese di servizi). L’importo complessivo, per i beneficiari che rientrano nei requisiti stringenti, potrebbe superare i 1.300 euro mensili. L’obiettivo è combattere il lavoro sommerso nel settore dell’assistenza domestica e garantire cure professionali.
Parallelamente, restano confermate le agevolazioni fiscali strutturali, come le detrazioni per le spese mediche e sanitarie, e l’attenzione sulle pensioni minime, con meccanismi di perequazione volti a proteggere il potere d’acquisto dall’inflazione, sebbene l’entità precisa degli adeguamenti dipenderà dalla legge di bilancio approvata a fine 2025.
Sanità digitale e assistenza domiciliare: la rivoluzione del 2026
Il 2026 è l’anno di scadenza per molti obiettivi del PNRR, e questo si traduce in un potenziamento massiccio dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Il Governo punta a raggiungere il target del 10% della popolazione over 65 assistita direttamente a casa. Questo significa che per gli anziani sarà più facile accedere a cure mediche, infermieristiche e riabilitative senza doversi recare in ospedale o trasferirsi in RSA.
Un ruolo chiave sarà giocato dalla telemedicina e dalla semplificazione burocratica. Entreranno a pieno regime i Punti Unici di Accesso (PUA), sportelli fisici e digitali dislocati nelle Case della Comunità, dove le famiglie potranno ricevere una valutazione multidimensionale del bisogno dell’anziano. In pratica, con una sola richiesta, si attiverà un piano di assistenza individualizzato (PAI) che integra servizi sociali e sanitari. Inoltre, sono previsti incentivi per l’acquisto di dispositivi tecnologici per il telemonitoraggio dei parametri vitali, permettendo ai pazienti cronici di essere seguiti a distanza con maggiore sicurezza e costanza.

Co-housing, turismo e inclusione digitale: invecchiare attivamente
Oltre alla salute e all’economia, il pacchetto di misure per il 2026 pone un forte accento sulla lotta alla solitudine e sull’inclusione sociale. Una delle novità più interessanti riguarda il sostegno a nuove forme di abitalità, come il co-housing e il senior housing. Sono previsti incentivi per la ristrutturazione di immobili da destinare alla convivenza solidale tra anziani o intergenerazionale, con spazi privati e aree comuni per la socializzazione, offrendo un’alternativa valida e meno isolante rispetto alla vita in solitudine o all’istituzionalizzazione.
Sul fronte del tempo libero e della cultura, si prevede il rinnovo di agevolazioni per il turismo senior (spesso definito “turismo del benessere”), con sconti su trasporti ferroviari, ingressi ai musei e pacchetti vacanza convenzionati per i mesi di bassa stagione, per favorire la socializzazione. Infine, il Governo continuerà a investire nell’alfabetizzazione digitale: corsi gratuiti e assistenza per l’uso dello SPID, della Carta d’Identità Elettronica e dei servizi online della Pubblica Amministrazione saranno potenziati presso uffici postali e associazioni di volontariato, per garantire che nessun anziano resti escluso dalla cittadinanza digitale.
