Botromagno premiato da Veronelli

Botromagno premiato da Veronelli

Il giorno 22 ottobre nella splendida cornice di Casa Artusi, luogo di nascita dell’antesignano della Cucina italiana Pellegrino Artusi a Forlimpopoli si è svolta la cerimonia di consegna dei SOLI 2014 assegnati dalla Guida Veronelli dei Vin d’Italia. La guida Veronelli, nata dall’intuizione di Gino Veronelli, primo in Italia a fare della critica enogastronomica un mestiere poi diventato diffusissimo, al pari delle altre Guide assegna come premio i SUPER TRE STELLE ai vini che si sono distinti in termini assoluti; Questo riconoscimento viene attribuito all’incirca a 500 vini tra i 14.000 degustati ogni anno. In questa edizione ad essere premiato è stato anche il PRIMITIVO DI GIOIA DEL COLLE DEDICATO A FRANCO E LUCIA 2010 delle Cantine Botromagno di Gravina. Il vero evento eccezionale però è un altro. La Guida Veronelli, unica in Italia, assegna un premio a soli 20 vini su 14.000 ogni anno a quei vini che, prescindendo dal punteggio assoluto, hanno saputo EMOZIONARE I DEGUSTATORI. Questo onore è spettato al POGGIO AL BOSCO GRAVINA DOP 2012, evento doppiamente eccezionale non solo perché è ovviamente difficilissimo rientrare nel ristretto novero dei vini premiati con il SOLE ma anche e soprattutto perché è la prima volta che un vino bianco del SUD arriva ad un traguardo del genere. Per chi non è appassionato o esperto di vini è necessario spiegare che, mentre il sud è giustamente famoso per i suoi grandi vini rossi come il Primitivo, l’Aglianico, il Negroamaro, per ragioni climatiche, i grandi vini bianchi sono quasi sempre stati appannaggio delle regioni del Nord Italia, come Friuli, Trentino, Valle D’Aosta. La circostanza che un vino bianco pugliese sia arrivato a questi vertici è certamente un evento eccezionale. Gigi Brozzoni, Presidente del Seminario Veronelli e responsabile delle degustazioni, scrive, a proposito del Poggio al Bosco:“Il Poggio al Bosco Gravina Bianco 2012, ottenuto con una rabbiosa selezione di uve Greco e Malvasia, è riuscito a stupirmi al punto da lanciare un piccolo urlo di gioia. Un vino bianco da uve autoctone senza lunghi invecchiamenti di questo livello in terra pugliese non si era mai visto. Il Sole è il giusto riconoscimento a tanto preciso impegno”