Busta regalo per gli sposi | Adesso c’è la guida definitiva per capire quanti soldi regalare: meno di così fai solo una bruttissima figura
Quanto mettere nella busta per un matrimonio? Una guida pratica per calcolare la cifra giusta in base al legame con gli sposi, alla location e al bon ton.
matrimonio (Pexels)- MtvPuglia
È il dilemma che assale ogni invitato non appena ricevuta la partecipazione: quanto devo mettere nella busta? Se un tempo la lista nozze con servizi di piatti e argenteria era la norma, oggi la tendenza è cambiata radicalmente. Le coppie convivono spesso già da anni e hanno una casa arredata; di conseguenza, il regalo più gradito (e utile) è diventato il contributo economico, spesso destinato al viaggio di nozze o al futuro della famiglia. Tuttavia, trasformare l’affetto in una cifra scritta su un assegno o inserita in una busta crea non pochi imbarazzi. Non esiste un tariffario ufficiale, ma il galateo moderno e il buon senso offrono parametri precisi per evitare brutte figure.
Il criterio di base: coprire il costo del ricevimento
La regola aurea, non scritta ma universalmente accettata, è quella di riparare almeno le spese che gli sposi sostengono per la vostra presenza. In termini pratici, il contenuto della busta dovrebbe coprire il costo del “coperto” al ristorante, più una somma aggiuntiva che rappresenti il vero e proprio regalo. Ma come si calcola questo costo?
Molto dipende dalla location e dal tipo di matrimonio. Un ricevimento in un agriturismo rustico avrà un costo per persona differente rispetto a una cena di gala in una villa storica o in un ristorante stellato. In media, nel 2024, il costo di un pranzo di nozze in Italia oscilla tra i 100 e i 150 euro a persona. Pertanto, la base di partenza per un semplice conoscente o un collega non dovrebbe mai scendere sotto i 120-130 euro. Scendere sotto la soglia dei 100 euro, a meno di gravi difficoltà economiche personali, è generalmente considerato poco elegante, poiché costringerebbe gli sposi a pagare di tasca propria per avervi ospitato.
Attenzione anche alla composizione del nucleo familiare: se siete invitati con partner e figli, la cifra va moltiplicata. Sebbene per i bambini il menu abbia un costo inferiore, è buona norma considerare una cifra forfettaria che copra comunque la loro presenza e l’intrattenimento spesso offerto.
Il fattore relazionale: parenti, amici e testimoni
Una volta coperta la “spesa viva”, la cifra sale in proporzione al grado di intimità e parentela con la coppia. Il regalo è un simbolo del legame che vi unisce, e il valore economico tende a riflettere quello affettivo.
- Amici stretti e parenti prossimi: Per zii, cugini frequentati abitualmente e amici del cuore, la cifra dovrebbe aggirarsi tra i 150 e i 200 euro a testa. Questo permette di coprire il pranzo e lasciare un margine tangibile agli sposi.
- Testimoni e fratelli/sorelle: Loro rivestono un ruolo d’onore. Spesso i testimoni scelgono di fare un regalo a parte (come le fedi nuziali o il viaggio di nozze), ma se optano per la busta, l’aspettativa sociale è più alta. In questo caso, si parla di cifre che partono dai 300 euro fino a superare i 500 euro a persona, a seconda delle possibilità economiche.
- Colleghi e conoscenti: Se il rapporto è cordiale ma non intimo, o se si tratta di un invito “di rappresentanza”, ci si può assestare sulla cifra base di 120-130 euro.
Un caso particolare è quello dell’invitato che non può partecipare. Il galateo suggerisce che il regalo vada fatto comunque, seppur di importo inferiore. Inviare una pianta, dei fiori o una busta con una cifra simbolica (intorno ai 50-80 euro) è un gesto di classe che dimostra vicinanza nonostante l’assenza.
Bonifico o contanti? L’evoluzione dell’etichetta
La tradizionale busta cartacea consegnata a mano durante il giro dei tavoli resiste, ma sta cedendo il passo alla praticità digitale. Sempre più spesso, gli sposi inseriscono l’IBAN direttamente nella partecipazione o in un sito web dedicato al matrimonio. È scortese fare un bonifico? Assolutamente no, anzi: solleva gli sposi dall’incombenza di gestire grandi somme di denaro contante in una giornata caotica e riduce il rischio di smarrimenti o furti.
Se optate per il bonifico, la causale dovrebbe essere affettuosa e chiara (es. “Per il vostro futuro, con affetto Mario e Lucia”). È consigliabile effettuare il versamento qualche giorno prima della cerimonia, in modo che gli sposi possano vederlo prima del grande giorno. Se invece preferite la tradizione della busta fisica, assicuratevi che le banconote siano nuove e inserite in un biglietto di auguri scritto a mano. Il denaro è il mezzo, ma il pensiero scritto resta la parte che emoziona e che verrà conservata nel tempo.
In conclusione, non esiste una legge ferrea, ma la generosità dovrebbe essere guidata dal buon senso e dalle proprie disponibilità. L’obiettivo non è “pagare un biglietto d’ingresso”, ma contribuire con gioia all’inizio di una nuova vita a due.
