Latte UHT | Altroconsumo svela la classifica dai migliori da comprare al supermercato: a sorpresa una sottomarca batte tutti
Latte del supermercato (Pexels) - MTVPuglia
Altroconsumo ha messo alla prova le principali marche di latte UHT: nelle analisi emergono differenze importanti tra etichette, qualità reale e gusto, con alcune sorprese e qualche prodotto che scivola sotto le attese.
Il latte UHT è uno dei prodotti più presenti nelle dispense italiane, soprattutto d’inverno quando la scadenza lunga consente di fare scorte senza timore di sprechi. Ma non tutte le confezioni si equivalgono: dietro un cartone apparentemente identico possono celarsi qualità diverse, sia per trattamento termico sia per caratteristiche sensoriali. Per aiutare i consumatori a scegliere con più consapevolezza, Altroconsumo ha analizzato decine di marchi confrontando gusto, sicurezza, valori nutrizionali e informazioni riportate in etichetta.
Dalle prove emergono differenze che il consumatore medio difficilmente percepisce al volo. Alcune marche più economiche ottengono risultati migliori del previsto, mentre prodotti noti non sempre riescono a mantenere gli standard dichiarati. L’etichetta, da sola, non basta a capire la qualità reale, soprattutto quando si parla di latte trattato ad alta temperatura, dove purezza, filiera e modalità di conservazione giocano un ruolo decisivo.
Cosa ha valutato Altroconsumo e perché alcuni marchi sorprendono
Le analisi si concentrano su parametri chiave: contenuto proteico, grassi, presenza di eventuali residui, valori nutrizionali coerenti e qualità del trattamento UHT. A questo si aggiunge la prova di degustazione, eseguita da esperti che valutano profumo, sapore e sensazione al palato. Il latte UHT, infatti, pur essendo più stabile, può presentare note aromatiche alterate se la lavorazione non è ottimale.
In più, Altroconsumo ha verificato la chiarezza delle etichette, spesso poco trasparenti sulle origini della materia prima o sulle modalità di raccolta. Alcune sottomarche sorprendono per equilibrio e pulizia aromatica, mentre altri prodotti, pur più costosi, risultano meno piacevoli alla degustazione o presentano valori nutrizionali leggermente inferiori rispetto alla media del test.
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Classifica, acquisti intelligenti e l’errore che molti fanno d’inverno
Dalla classifica emergono prodotti con ottimo rapporto qualità-prezzo, spesso provenienti dalla grande distribuzione. In questi casi, la combinazione di filiera controllata, gusto neutro e buona resa nutrizionale garantisce un acquisto valido senza spendere più del necessario. Chi punta alla qualità deve comunque leggere con attenzione l’origine del latte e la data di produzione, segnali fondamentali per orientarsi fra scaffali affollati.
Altroconsumo ricorda anche l’errore più comune: acquistare troppo latte UHT pensando che duri “per sempre”. La lunga conservazione è un vantaggio, ma una volta aperto deve essere trattato esattamente come il latte fresco e consumato in pochi giorni. Inoltre, le scorte vanno riposte lontano da fonti di calore, che possono alterare il gusto anche se la confezione è chiusa. Con qualche attenzione e un occhio alla classifica, è possibile scegliere un latte UHT che unisce qualità, sicurezza e convenienza per tutta la stagione invernale.
