Ma cosa fai?! Non va buttato qui: il bicchiere non va gettato con il vetro | Sbagli da sempre e rischi una multa gigantesca
Bicchiere rotto (Pexels) - MtvPuglia
A Natale la raccolta del vetro aumenta, ma anche gli errori: COREVE ricorda che bicchieri, ceramica e pyrex non vanno nella campana e sono i “falsi amici” che rovinano il riciclo proprio nel periodo di maggior consumo.
Durante le feste, tra brindisi, pranzi e cene in famiglia, la quantità di bottiglie e vasetti da conferire cresce vertiginosamente. È un materiale prezioso, riciclabile all’infinito, che permette di risparmiare energia e materie prime. Ma la filiera funziona solo se ciò che finisce nella campana è davvero vetro da imballaggio. E proprio dicembre, con ritmi frenetici e tavole affollate, è il mese in cui più spesso si commettono errori che mandano in crisi i centri di selezione.
COREVE insiste su un punto: non tutto ciò che “sembra vetro” lo è davvero. In molte case, quando si rompe un bicchiere o si scheggia una tazza, la tentazione è infilarli nella campana pensando di fare la scelta corretta. In realtà questi materiali hanno composizioni diverse e temperature di fusione incompatibili con il vetro da imballaggio. Il risultato è un riciclo compromesso e un carico che rischia di essere interamente scartato.
I falsi amici del vetro: perché non vanno conferiti nella campana
Bicchieri, piatti in vetro temperato, oggetti in pyrex, ceramiche e porcellane sono tra gli errori più comuni. Sembrano vetro, ma non hanno nulla a che vedere con bottiglie e vasetti. Sono prodotti realizzati per resistere a shock termici e meccanici: caratteristiche ideali in cucina, ma disastrose in fase di fusione. Bastano pochi frammenti per alterare il processo e rendere inutilizzabile un intero lotto pronto per il forno.
Le ceramiche, poi, sono tra i materiali più pericolosi per gli impianti. Non fondono, non si amalgamano e diventano corpi estranei che interferiscono con la qualità finale del vetro. Nei periodi di festa, quando la raccolta cresce e il margine d’errore si riduce, questi oggetti rischiano di trasformare un buon conferimento in un carico respinto. È per questo che COREVE ribadisce l’importanza di distinguere bene ciò che può andare nella campana da ciò che deve invece finire nell’indifferenziato.
Natale, vetro e buone abitudini: come evitare errori in un mese “a rischio”
In un dicembre fatto di cene, pranzi aziendali e incontri familiari, la campana del vetro diventa una tappa frequente. Le bottiglie di spumante, vino e succhi sono perfettamente riciclabili, così come vasetti di confetture, conserve e sottoli. L’unica accortezza è rimuovere residui consistenti di cibo e togliere tappi e coperchi, che vanno conferiti separatamente.
L’errore nasce quando la differenziata diventa frettolosa. Tra un brindisi e una tavola da sparecchiare, un bicchiere rotto può sembrare simile a una bottiglia: non lo è. Gli oggetti in vetro temperato o ceramica devono essere smaltiti nell’indifferenziato, perché non possono entrare nel ciclo del vetro da imballaggio. È un gesto minimo, ma fondamentale per non vanificare il lavoro di tutta la comunità.
A Natale il vetro è protagonista, ma anche delicatissimo: basta riconoscere i “falsi amici” e tenerli fuori dalla campana per garantire un riciclo pulito, efficiente e davvero sostenibile. In un periodo in cui i consumi aumentano, è questo l’errore da evitare per trasformare ogni bottiglia vuota in nuova materia prima e non in uno spreco.
