Rotatorie, le furbizie sono finite | Se non dai la precedenza la Polizia ti multa in maniera esemplare: per questo errore ecco quanto paghi

Rotatoria auto

Rotatoria auto (pexels) - MtvPuglia

Alle rotatorie non c’è più spazio per le furbizie: una precedenza sbagliata può trasformarsi in una sanzione pesante, perché l’articolo 145 del Codice della Strada, richiamato dall’ACI, chiarisce senza ambiguità il comma che mette fine ai “giochi di astuzia”.

Le rotatorie sono sempre più diffuse e, con esse, aumentano i comportamenti scorretti di chi pensa di poter interpretare le regole a modo proprio: ingressi affrettati, uscite improvvise, sorpassi interni e precedenze concesse o negate senza criterio. Errori che, oltre a creare rischio reale per gli automobilisti, oggi vengono sanzionati con maggiore attenzione, perché la norma individua con precisione chi deve rallentare, chi deve lasciar passare e cosa non può essere fatto all’interno dell’anello stradale.

Il cuore del problema è semplice: in molti credono ancora che la precedenza in rotatoria dipenda soltanto dalla segnaletica orizzontale o dalla velocità di chi arriva, quando invece il Codice della Strada definisce un comportamento chiaro e riconoscibile. Se ignorato, il risultato è una violazione immediata e facilmente contestabile dalle forze dell’ordine.

Cosa dice davvero l’articolo 145 e perché incastra chi sbaglia

L’articolo 145 stabilisce l’obbligo di dare precedenza in presenza dell’apposito segnale, e nelle rotatorie moderne questo cartello è quasi sempre collocato prima dell’immissione nell’anello. Significa che chi entra deve rallentare e concedere il passaggio a chi è già all’interno, senza eccezioni dovute a fretta, spazi liberi più o meno ampi o manovre di “scavalco” tipiche di chi tenta di anticipare gli altri veicoli.

Il comma che rende tutto più stringente è quello che richiama l’obbligo di moderare la velocità e di mantenere un comportamento prudente. Se si entra senza controllo, se si taglia la traiettoria o se si forza l’ingresso confidando sulla reattività degli altri conducenti, la responsabilità dell’infrazione ricade completamente su chi ha ignorato la regola. È questo il punto che “incastra”: la norma non lascia margini a giustificazioni basate su interpretazioni personali o presunte situazioni favorevoli.

 

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Gli errori più comuni che fanno scattare la multa

Nelle rotatorie, il comportamento scorretto più frequente è l’ingresso troppo veloce con l’idea di “infilarsi” tra due auto. Questa manovra è sempre considerata pericolosa: l’obbligo di precedenza non è negoziabile, e le sanzioni scattano anche quando l’incrocio sembra libero o quando si pensa che l’altro veicolo abbia spazio sufficiente per rallentare. Altre infrazioni comuni riguardano chi cambia corsia all’interno dell’anello senza segnalare la manovra o chi esce tagliando la strada ai mezzi che proseguono.

Questi comportamenti, oltre a generare incidenti tipici delle rotatorie, sono facilmente contestabili perché la norma individua in modo chiaro il dovere del conducente che entra e quello di chi circola già nell’anello. Ed è proprio questa chiarezza a chiudere la stagione delle “furbizie”: le violazioni non si nascondono più dietro dubbi interpretativi. Per viaggiare sicuri ed evitare multe, l’unica strada è rispettare il principio base della rotatoria moderna: chi è dentro ha sempre la precedenza, chi entra ha sempre l’obbligo di aspettare.