The Wine Advocate premia i vini di Tormaresca

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“A pure expression of Aglianico, the 2010 Casteldel Monte Bocca di Lupo is one of standout wines of Southern Italy. Tormaresca was among the first (maybe the first) to make top shelf Aglianico in Puglia and the 2010 vintage was especially favorable to late – ripening grape varieties like this. Frui from the Bocca di Lupo vineyard matured slowly and steadily until the end of the growing season. Vito Palumbo and his winemaking team made some small but significant tweaks in the 2010 vintage, including greater quality control on the sorting table and more delicate destemming to lessen the varietal’s natural astringency. One-quarter of the wine sees new oak (French and Hungarian) for 20 months. The rest sees second – and third -year neutral barrel. The aromas are impressive with little touches ofblack licorice, tar and resin that add pretty contours to darkly extracted fruit. Bold cherry and toasted almond give depth and dimension. Tight tannins and bright acidity bode well for the wine’s aging potential”.Questa è la recensione cheMonica Larner, corrispondente per l’Italia della testata americana “The Wine Advocate”, fa della nuova annata 2010 del”Bocca di Lupo” – Aglianico Castel del Monte Docdell’aziendaTormaresca. Inoltre la stessa testata, diretta da Robert Parker, ha assegnato alla stessa etichetta un punteggio di93+, definendolo “una pura espressione dell’aglianico” e uno “dei vini di spicco del sud Italia”.L’aglianico, infatti, è uno dei vitigni più antichi e nobili dell’Italia meridionale. Lo studio, la ricerca, la passione per queste uve inizia alla fine degli anni novanta alla nascita di Tormaresca , quando il Marchese Piero Antinori e Renzo Cotarella percorrono per la prima volta i filari della Tenuta Bocca di Lupo, sulle colline incontaminate della Murgia pugliese.Anche se presentata da pochi giorni, l’annata 2010 di Bocca di Lupo rappresenta un momento chiave nel viaggio alla ricerca dell’identità dell’aglianico pugliese. La piena maturità raggiunta dai vigneti e la straordinarietà dell’annata per le varietà tardive hanno favorito la produzione di uve saporite e intense, perfette per un vino di grande eleganza, finezza, potenza e dall’enorme potenzialità di invecchiamento.La produzione è frutto di un’attenta selezione sia dei grappoli che dei singoli acini, unita all’utilizzo – per la prima volta – di una vera e propria “cantina nella cantina” dedicata esclusivamente alla vinificazione di Bocca di Lupo, dalla selezione delle uve fino alla fermentazione.In occasione dell’annata 2010, Tormaresca rinnova lo stile grafico della bottiglia di Bocca di Lupo. L’immagine della Tenuta è reinterpretata con una incisione realizzata da un’artista della storica scuola de “Il Bisonte”, per suggellare il legame del vino con il suo territorio d’origine. Un rilievo a secco rappresenta invece un’antica moneta greca raffigurante un lupo, animale che in passato ha ispirato il patrimonio di leggende della zona e che ha dato il nome alla tenuta. Un’etichetta dalla grafica elegante ed austera che rispecchia il carattere del vino edella tenuta stessa.Ma “The Wine Advocate”, per questo 2015, non ha assegnato riconoscimenti solo al Bocca di Lupo. Meritevoli sono stati anche: “Masseria Maìme” Negroamaro 2011 (92 punti), “Pietrabianca” Castel del Monte Chardonnay 2013 (90 punti), “Trentangeli” Castel del Monte 2012 (91+) e “Torcicoda” 2013 (90 punti).