A Bari il mercato immobiliare continua a correre: tra prezzi delle case in crescita dell’1,7% e affitti che superano ormai ogni soglia, chi pensa di rinviare l’acquisto o la ricerca di un appartamento rischia seriamente di perdere perfino le soluzioni più piccole e periferiche.
La città vive una fase di forte pressione abitativa che coinvolge studenti, lavoratori fuori sede e famiglie alla ricerca di una casa stabile. L’offerta non riesce a tenere il passo di una domanda in costante aumento, legata anche alla trasformazione di molti immobili in strutture turistiche. In questo scenario, i prezzi continuano a salire mentre l’accesso a un mutuo diventa sempre più difficile, complice un mercato che premia chi compra subito e penalizza chi rimanda.
I segnali che arrivano dal settore immobiliare sono chiari: Bari sta attraversando una spirale che vede aumentare sia il costo al metro quadro sia i canoni d’affitto, con ripercussioni dirette sulla possibilità di costruire un progetto di vita in città. Rinviare di un solo anno, oggi, significa competere con valori ancora più alti, meno disponibilità e una concorrenza crescente.
L’aumento dell’1,7% non è un dato isolato, ma il riflesso di una tendenza che coinvolge sia il centro sia i quartieri semicentrali. La richiesta supera l’offerta soprattutto nelle zone ben collegate, vicino agli atenei o ai principali servizi, dove i proprietari riescono a spuntare prezzi sempre più elevati. Anche le periferie, storicamente considerate un rifugio per chi cerca soluzioni abbordabili, stanno registrando incrementi che sorprendono perfino gli operatori del settore.
In diversi quartieri emergono fenomeni tipici delle città ad alta tensione abitativa: monolocali ristrutturati che spariscono in pochi giorni, bilocali che diventano quasi “merce rara” e famiglie costrette a rivedere piani e budget. La crescita dei valori immobiliari non riguarda solo chi vuole acquistare: investitori e proprietari puntano sempre più sul mercato turistico o sugli affitti brevi, riducendo ulteriormente l’offerta per chi cerca una casa stabile.
In un contesto dove gli affitti salgono più rapidamente degli stipendi e i mutui restano impegnativi, l’idea di rinviare l’ingresso nel mercato immobiliare può sembrare prudente. Ma a Bari questa prudenza rischia di trasformarsi in un ostacolo concreto. Se la tendenza attuale dovesse proseguire, nel 2026 i prezzi saranno ancora più alti e le opportunità più scarse, con l’effetto di restringere ulteriormente il ventaglio delle scelte disponibili.
Chi punta a un bilocale di periferia potrebbe trovarsi davanti a una sorpresa amara: canoni fuori portata, immobili che finiscono rapidamente sul mercato turistico e mutui che coprono una quota sempre minore del valore richiesto. Nelle città dove la pressione abitativa aumenta di mese in mese, la finestra per trovare una casa accessibile tende a chiudersi in fretta. A Bari, oggi, quella finestra si sta già restringendo, e aspettare potrebbe voler dire rinunciare alle ultime opportunità rimaste.
Dal 2025 il minimo vitale sale a oltre 1.600 euro, una soglia che protegge una…
Il nuovo concorso della Presidenza della Repubblica mette in palio dieci posti da coadiutore amministrativo,…
Nel 2025 la Lotteria degli scontrini torna al centro dell’attenzione con premi che arrivano fino…
Con l’arrivo del freddo aumentano gli incidenti domestici legati a stufe e camini, e i…
Ostuni, la Città Bianca arroccata sulla collina, offre il suo volto più autentico proprio nelle…
Per avere termosifoni che scaldano davvero non basta alzare la manopola: Altroconsumo ricorda che sfiato,…