Nel Basso Salento c’è un tesoro sotterraneo da non perdere assolutamente | Il Borgo nascosto che fa sognare i pugliesi: è la meta perfetta dello slow travel

Viaggio nel cuore di Presicce, tra i ‘Borghi più belli d’Italia’. Scopri la città degli ipogei, l’architettura barocca e la storia dell’oro verde pugliese.

Presicce

Presicce (HD Salento) - MtvPuglia

Nel cuore del Basso Salento, lontano dal frastuono delle località balneari più affollate ma a due passi dalle acque cristalline delle ‘Maldive del Salento’, sorge Presicce. Questo borgo, recentemente fuso amministrativamente con la vicina Acquarica, rappresenta una delle testimonianze più autentiche e affascinanti della storia pugliese. Inserito nel prestigioso circuito dei ‘Borghi più belli d’Italia’, Presicce non è semplicemente una meta turistica, ma un viaggio verticale che attraversa due mondi: quello solare e barocco della superficie e quello oscuro e laborioso del sottosuolo. Visitare Presicce significa immergersi in una narrazione fatta di pietra leccese, nobiltà rurale e, soprattutto, ‘oro verde’. Ecco perché questo comune in provincia di Lecce è diventato una tappa imprescindibile per chi cerca un turismo culturale e consapevole.

Un labirinto sotterraneo: il segreto dell’oro verde

La vera unicità di Presicce risiede in ciò che non si vede al primo sguardo. Sotto la pavimentazione di Piazza del Popolo e delle vie limitrofe si nasconde una vera e propria città sotterranea. Presicce è nota come la ‘Città degli Ipogei’ per la presenza di oltre venti frantoi sotterranei (trappeti), scavati nella roccia calcarea tra il XVII e il XIX secolo. Questi ambienti non erano semplici luoghi di lavoro, ma cattedrali industriali ante litteram dove si produceva l’olio lampante. Per secoli, l’olio di Presicce non è stato utilizzato per condire i piatti, ma per illuminare le strade e le piazze delle grandi capitali europee, da Londra a Parigi, fino a Vienna.

Scendere in questi frantoi è un’esperienza sensoriale potente. L’umidità costante, i segni delle macine trainate dagli asini (i ‘ciucci’) e le vasche di decantazione raccontano la fatica immane dei ‘nachiri’, gli operai che vivevano sottoterra per mesi interi durante la stagione della molitura. Visitare questi ipogei, oggi sapientemente restaurati e resi accessibili al pubblico, permette di comprendere le radici economiche del Salento e l’importanza strategica che questo piccolo borgo rivestiva nel commercio internazionale dell’epoca. È un contrasto affascinante: la luce che l’olio portava nel mondo nasceva dal buio di queste grotte.

L’eleganza barocca e le case a corte

Riemergendo alla luce del sole, il visitatore viene accolto da un’architettura di rara eleganza. Il centro storico di Presicce è un dedalo di vicoli che si aprono improvvisamente su piazze scenografiche e palazzi nobiliari. Il punto focale è senza dubbio Piazza del Popolo, dominata dalla Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, un esempio raffinato di barocco salentino con la sua facciata sobria ma imponente e un campanile che svetta sul paesaggio circostante. Accanto alla chiesa, il Palazzo Ducale (o Palazzo Paternò) racconta la storia dei signori che hanno governato queste terre, con i suoi giardini pensili e le sale affrescate che oggi ospitano spesso eventi culturali e mostre.

Tuttavia, l’anima più verace del borgo si trova nelle cosiddette ‘case a corte’. Questa tipologia abitativa, tipica del Salento, risale al XVI secolo e rappresenta una soluzione sociale e architettonica ingegnosa: un unico cortile centrale su cui si affacciano diverse abitazioni private. Il cortile, spesso dotato di un pozzo e di una pila per lavare i panni, era il cuore pulsante della vita comunitaria, un luogo di condivisione e solidarietà tra le famiglie. Passeggiare per Presicce significa perdersi tra queste corti, ammirando i dettagli in pietra leccese, i balconi fioriti e le edicole votive che adornano gli angoli delle strade, testimoniando una devozione popolare ancora molto sentita.

Perché visitare Presicce oggi: un’esperienza di slow travel

Perché scegliere Presicce come meta di viaggio? La risposta risiede nella qualità del tempo che si trascorre qui. A differenza delle località costiere prese d’assalto durante l’alta stagione, Presicce offre un ritmo lento, ideale per lo ‘slow travel’. È il luogo perfetto per chi desidera connettersi con l’identità locale. La fama del borgo è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, anche grazie all’attenzione mediatica internazionale (celebre lo spot della Ferrero Rocher girato proprio qui nel 2017), ma il paese ha saputo mantenere intatta la sua autenticità.

La posizione geografica è strategica: situata nell’entroterra, permette di raggiungere in pochi minuti le spiagge di Lido Marini e Pescoluse, offrendo però il fresco e la tranquillità della collina serale. La gastronomia locale è un altro punto di forza, con trattorie che propongono piatti della tradizione contadina, come le ‘sagne ‘ncannulate’ o le fave e cicorie, condite rigorosamente con l’olio extravergine d’oliva che oggi ha sostituito quello lampante, divenendo un’eccellenza DOP. Visitare Presicce non è solo vedere un luogo, ma vivere un’atmosfera sospesa nel tempo, dove la bellezza è un valore quotidiano custodito con orgoglio dai suoi abitanti.